Cosa vogliono le donne?

Cosa vogliono le donne? Non è così difficile da indovinare: basta che sia moro, alto, affascinante ed un sorriso da paura!

Di chi è la brillante intuizione? Pensereste ad un qualsiasi brand di moda, in realtà chi ci ha visto lungo è proprio un noto brand di automobili: Toyota. Per il lancio della Toyota Verso-S, l’auto a misura di donna (capiente quanto basta per lo shopping con tanto di telecamera posteriore per parcheggio e manovre), è stato realizzato un intrigantissimo concorso per “vincere il cuore” di Luca Argentero!

Tentar non nuoce, anzi nessuna vittoria potrebbe risollevar più il morale, quindi partecipare mi sembrerebbe il minimo: basta andare sul sito www.whatawomanwants.it, creare il proprio profilo e caricare alcune immagini che rappresentative della propria strategia per conquistare l’uomo perfetto! Inoltre è possibile spiare le proprie avversarie e interagire con loro, direttamente dal blog di Luca http://whatawomanwants.myblog.it/

Come ogni concorso che si rispetti, è fornito anche di una pagina Facebook http://www.facebook.com/whatawomanwants sulla quale trovare innumerrevoli tips and tricks per essere la donna ideale di Luca!

I motivi per partecipare sono evidenti, ne dimenticavo uno: oltre al titolo di donna perfetta è in palio anche una Toyota Verso S, che di questi tempi fa sempre comodo… soprattutto per noi shopaholic 😉

PS: tra una capoverso e l’altro ho completato la mia registrazione al sito, non mi resta che caricare le immagini e… che vinca la migliore!

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Come vedere RAI5? Digitale, satellite e Facebook

La Rai vuole rifarsi il look, avvicinarsi ad un pubblico sempre più vario ed esigente. Nuovi canali e nuove modalità d’accesso.

Il nuovo e tanto atteso Rai5, visibile sul digitale terrestre su Mux 4 – Canale 23, solo nelle regioni “All Digital”, cioè in quelle aree d’Italia in cui è già avvenuto lo switch-off della televisione analogica terrestre, si apre a tutto il resto d’Italia tramite satellite sulla piattaforma TvSat, alla frequenza 11.766 MHz ,ma soprattutto on line con lo streaming diretto collegandosi al sito: http://bit.ly/Rai5DirettaTV e, novità assoluta per le reti Rai, su Facebook.

RAI5, oltre ad avere un sito interamente dedicato (http://www.rai5.rai.it) e una diretta simulcast (http://bit.ly/Rai5DirettaTV) , si sta muovendo sempre più nel mondo Social tramite le pagine Twitter (http://twitter.com/raicinque) e Facebook (http://www.facebook.com/pages/Rai-5/175546622460429).

In particolare Facebook apre al cittadino un contatto diretto con la televisione di stato, infatti alla pagina Facebook “Come vedere Rai5” (http://bit.ly/dUN7g1) viene offerta la possibilità di avere costanti aggiornamenti e un aiuto per la risoluzione di qualunque problema di ricezione del nuovo canale Rai in un momento di forte cambiamento tecnologico.

La grande novità è rappresentata dal live streaming su Facebook, si tratta di un accesso partecipativo direttamente sul profilo Rai5. Durante lo streaming sarà possibile interagire con il programma e commentare i vari argomenti trattati al suo interno con l’obiettivo di fornire un’esperienza quanto mai completa e interattiva che comprenda anche lo scambio e la diffusione di idee.

Il bello, il brutto e il cattivo”, condotto da Sofia Bruscoli, è il primo programma interamente trasmesso sulla pagina Facebook di Rai5 (http://www.facebook.com/raicinque), dedicato alla creatività italiana ed in particolare alla moda, al design e all’architettura, in un continuo confronto con le tendenze di tutto il mondo.

Per la prima volta, quindi, un Simulcast Rai sarà condivisibile e commentabile, in tempo reale, con tutti gli utenti che ne avranno voglia e che avranno effettuato l’accesso alla pagina Facebook. Vedere, commentare, interagire, condividere tutto in tempo reale.

Ideato e realizzato da Gregorio Paolini, “Il bello, il brutto e il cattivo” è on line il mercoledì sera dalle ore 21:00, interamente trasmesso in diretta.

E’ possibile visionare il promo del programma a questo indirizzo: http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-554a5a58-ae48-4f11-a39e-965e721556ae.html

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Akuel Skyn: il sesso come dovresti sentirlo!

Secondo il Kamasutra il sesso è lo sport dell’amore, ma anche un modo per entrare in sintonia con il proprio partner: sopra, di lato, farfalla, seduti, stesi, 69, in piedi, ….

Akuel sembra aver colto appieno questo spirito, tanto da aver inventato un condom rivoluzionario! D’ora in poi il sesso si potrà davvero sentire grazie all’effetto “seconda pelle” dei nuovi Akuel Skyn …. come se il tuo partner non indossasse nulla.

Come è possibile? Il merito è tutto di un nuovissimo materiale completamente anallergico:

Il Sensoprene è un innovativo materiale, quasi impercettibile, più liscio e flessibile di un comune preservativo in lattice, ma che garantisce la stessa resistenza.
Rispetto al lattice il Sensoprene™ è più confortevole, più semplice da srotolare e indossare e si adatta meglio all’anatomia del corpo.

Che dire l’importante è sentirlo, commentarlo, votarlo e chi più ne ha più ne metta!!

PS: si ringrazia Spazio2D per la collaborazione al video

Akuel Skyn
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Dalì: verso il sogno

h 12:15 Arrivo Palazzo Reale, Piazza Duomo 

Condizioni meteo: classico tempo milanese (pioggia sottile e nuvole grigie diffuse) aggravato da vento gelido.

h 15:00 Ingresso Mostra 

Premesse concluse, la mostra “Dalì: il sogno si avvicina” raggiunta dopo un percorso irto e accidentato, ha soddisfatto qualsiasi tipo di aspettativa. L’esposizione , incentrata  sul rapporto tra l’artista e il paesaggio, si articola in 4 diverse sezioni e affascina per la presenza di alcune “chicche”, che rendono unica l’esposizione milanese.

Partendo dalla Stanza della Memoria, dove troviamo una riproduzione della Venere di Milo con cassetti, si passa alla Stanza del Male , ipnotizzante in ogni dipinto in particolare Il volto della Guerra. Il percorso procede con la Stanza dell’Immaginario e la  Stanza dei Desideri in cui si riproduce per la prima volta la sala Mae West, che viene realizzata esattamente come ideata dallo stesso Dalì. Seguono la Stanza del Silenzio, al cui interno si trova un piccolo spazio dedicato alla proiezione di “Un chien andalou” e “L’age d’or” sceneggiati con l’amico Luis Bunuel. Ai arriva così alla Stanza del Silenzio, per poi accedere all’ultima sala dove si riproduce “Destino” cortometraggio realizzato in collaborazione con la Disney edito solo nel 2003.

Tips & Tricks: prenotare la visita direttamente su Internet, ed evitare possibilmente  il weekend. Spendere 5€ in più e munisrsi di audio guida, davvero ben realizzata, semplice e precisa con approfondimenti legati all’opera dell’artista e testimonianze inedite.

Per finire davvero complimenti al curatore della mostra Vincenzo Trione e all’allestitore Oscar Tusquets Blanca. Unica nota stonata: la pessima gestione delle prenotazioni e della fila all’ingresso.

Un pomeriggio MAXXI

Roma si sa, è un museo a cielo aperto. Rovine in pieno centro impreziosiscono le strade della città Eterna. Ecco però che  tra il Colosseo e il Vittoriano affiora un’esigenza: vivere almeno un pomeriggio nel presente o meglio nel futuro, e chiudersi in un museo di arte contemporanea ed architettura, mi è sembrata davvero un’ottima idea.

Incipit a parte, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo, “al secolo” MAXXI progettato dalla celeberrima archistar Zaha Hadid si staglia, tra l’Auditorium di Renzo Piano e il Padiglione dello Sport di Pier Luigi Nervi, in tutta la sua imponenza e particolarità. Check in obbligato all’installazione, all’ingresso del museo: la Calamita Cosmica (Gesso, polistirolo, resina sintetica, anima in ferro, collante vinilico 870x2400x630) di Gino De Dominicis, artista romano di cui l’esposizione continua anche all’interno dell’edificio.

In linea generale il filo conduttore delle mostre permanenti all’interno del museo è lo SPAZIO: da molti lavorato fisicamente per rappresentare la realtà che li circonda, altri invece ne colgono l’aspetto figurato ricercando gli spazi della mente e della memoria. Ma lo spazio è anche quello che viene definito dalla società e dal contesto geografico, storico e culturale.


Tuttavia aldilà della descrizione gentilmente fornita dalla guida alla mostra, ciò che per me rimane la vera opera d’arte è l’edificio stesso. Un percorso intricato, che si snoda tra piani sfalsati e impressionanti salti nel vuoto: ha attirato tutta la mia attenzione, tanto da esplorare il labirinto in balia della totale assenza di orientamento, spinta da una profonda curiosità e voglia di sorpresa. Emozionante in ogni suo angolo, il MAXXI attira l’attenzione facendo quasi dimenticare le esposizioni al suo interno. Un’opera d’arte che fagocita le altre. Impressionante.

Absolut Wallpaper: intervista a Ron English

Chi lo dice che l’alcool fa male? Domanda provocatoria e surreale, proprio come le opere di Ron English, massimo esponente del movimento artistico americano Pop Surrealism.

Nell’ambito delle iniziative promosse da Absolut Vodka, English ha dipinto a Roma zona Testaccio, una rivisitazione della celeberrima Guernica di Picasso: Guernica A Raggi X, divertente punto di vista, caratterizzato dall’uso di colori che ben si amalgamano con l’ambiente e l’atmosfera circostante. In questa video/intervista ripercorre alcune tappe fondamentali del suo excursus artistico. Consigliatissima un’occhiata per gli appassionati del genere.

Betotal: le vitamine B user friendly

Ho avuto la fortuna di partecipare, insieme ad altri blogger, ad un evento in cui i responsabili di prodotto Be-Total, hanno potuto presentare più che le sue peculiarità, la nuova struttura del sito, decisamente originale, considerando che stiamo parlando di un integratore alimentare. Tornata a casa ho cercato il sito e mi ci sono messa un po’a smanettare. Orientato all’utente, propone una vera e propria città virtuale abitata da una serie di personaggi, ciascuno dei quali incarna uno stereotipo per il tipo di giornata che vive quotidianamente. Ecco, infatti, che trovo ragazzini scatenati, una giovane donna, un manager e un ladro. Si perché ognuno di loro, brucia energia nelle proprie attività giornaliere. Provando a cliccare sulla giovane donna (visto che di me si tratta) mi si apre uno scenario con altri personaggi ed altrettanti situazioni specifiche. Scelgo sempre la giovane donna che personifica la situazione di chi è a dieta. Si apre una scheda ricca di consigli e soprattutto informazioni sull’utilizzo di Be-Total in periodo di cattiva alimentazione. Comunque aldilà delle esigenze personali, ce n’è per tutti i gusti.

Continuando la navigazione, mi accorgo della sezione dedicata interamente alla vitamine B. Semplice da consultare, propone l’elenco completo delle vitamine B presenti in Be-Total (tutte), con tanto di dettagliate informazioni sul loro impiego e problematiche dovute alla carenza. Troviamo inoltre una sezione dedicata alle 10 domande più frequenti e soprattutto un test, sul fabbisogno energetico.

Insomma un sito veramente ben fatto che permette l’approccio all’argomento in maniera dinamica e personalizzata.

Per quanto riguarda la mia esperienza personale con il prodotto, posso dire che essendo mia madre farmacista, Be-Total è comparso spesso e volentieri nella mia vita, non solo nei periodi post febbre e quant’altro, ma anche di studio matto e disperatissimo e di particolare stress.

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Il cultural network

Che i libri abbiano un elevatissimo potenziale aggregante, ormai l’avevamo assodato. E avevamo già raggiunto anche la certezza che i social network , sono a tutti gli effetti il modus socializzandi(*) del secolo.

Semplice attivi un account, completi il profilo, e inizi ad accumulare connessioni o amici. Nello specifico invece, prima di considerare la sfera sociale, devi far mente locale a quella culturale. Inizi a pensare a tutti i libri letti in una vita. Ti arrampichi fino a raggiungere gli angoli remoti della tua libreria, valichi scaffali pieni di polvere, per recuperare anche quel piccolo compendio di 20 paginette. Uno dopo l’altro snoccioli i codici ISB, o codici a barre. Nei casi di ricerca infruttuosa sulla libreria di legno, ti convinci ad inserire anche solo il titolo, in quella virtuale. Qui le dimensioni non contano, ma la quantità si! Le connessioni si stabiliscono, sempre su base volontaria, a seconda dei gusti letterari, e per i più pigri e timidi si possono importare i contatti da Facebook e Twitter.

Tra i plus c’è un sistema di rating a stelline, e la possibilità d’inserire una personalissima recensione. Ci sono poi gruppi a cui aderire e in cui confrontarsi, con un sistema base di forumistica(*). Non mancano i vicini, da seguire. Il segno puoi lasciarlo sulla home, sui profili per te più interessanti, sottoforma di saluto o commento o qualsivoglia pensiero. Ecco questo è il mio social network preferito, o cultural network . Ah dimenticavo, stavo parlando di Anobii, ed a voi che amate la lettura, consiglio vivamente di farci un pensierino.

Ps: perdonate i neologismi, segnati così (*)

La comunicazione ha un nuovo colore: let’s “Go Green”!

Di verde, nella mia vita, c’è forse ancora troppo poco: la raccolta differenziata, una “lampadina” a pannelli solari (che a Milano serve a ben poco) e l’accortezza di non lasciare gli strumenti elettronici in standby. Almeno durante la notte. Per questo sono definibile, forse, ancora poco green. Tuttavia l’argomento lo trovo parecchio interessante.

Qualche tempo fa il mio collega, Umberto, mi ha gentilmente fornito una copia di “Go Green” libro scritto da Diego Masi. Eh si, perché ormai siamo in piena rivoluzione verde (là dove la parola “verde” non ha nessun rimando politico) e una letturina sull’argomento è quanto mai doverosa. Se non altro per informarsi.

Passando al libro: si lascia leggere in maniera piuttosto scorrevole e rapida, pur fornendo numerosissimi spunti di riflessione ed approfondimento.  Bandisce la retorica e i toni catastrofistici, spesso legati al tema, puntando invece su fatti reali e numerosissime statistiche. Lineare anche nel trattare gli argomenti: analizza il contesto in cui nasce e si sviluppa la green revolution e la green economy, comparando la situazione internazionale e quella italiana, purtroppo decisamente ferma ai tempi della pietra (che forse come periodo era anche più green). Successivamente, passa ad illustrare la situazione della comunicazione che si rivolge non più alla “casalinga di Voghera” ma a “Giulia da Milano”, servendosi del web per allacciarsi al tema della brand reputation e al problema del “green washing”.

Insomma, si tratta di un testo interessante, d’iniziazione al tema del green con una doverosa incursione nel mondo della comunicazione. Sicuramente da leggere, per i neofiti del tema.

Terzo Valore, la community del dare


Terzo valore è il portale ( http://www.terzovalore.com/ ) di Banca Prossima per prestiti e donazioni al no profit. Nell’ambito di  questo progetto sono tre i gli attori che entrano in scena:

  • L’organizzazione
  • Il cittadino
  • La banca

Gli strumenti innovativi di finanziamento, di cui si serve Terzo Valore sono due:

  • Prestobene: oltre al finanziamento erogato dalla banca, il cittadino/utente mette a disposizione del progetto che sceglie di sostenere, una somma di denaro, successivamente restituito con un interesse definito insieme all’organizzazione; dal punto di vista delle associazioni si aggiungono risorse alle donazioni tradizionali, diminuendo la dipendenza dai conti pubblici.
  • Donobene: si tratta di un sistema di donazione multipla, per cui il cittadino/utente dona una somma di denaro all’organizzazione che vuole sostenere. La somma viene erogata solo nel momento in cui ci sia una cordata di associazioni disposte a passarsi la donazione l’una con l’latra. L’organizzazione che riceve il primo dono determina la lista delle altre associazioni che potranno, così, usufruire della cordata solidale. In questo modo s’innesca una catena di lavoro coordinato e condiviso in rete. Il dono si esaurisce solo per effetto d’inflazione.

Entrambe le tipologie di finanziamento saranno rendicontate in maniera trasparente e completa, ed effettuabili da qualsiasi cittadino, proprio come accade nelle donazioni tradizionali.

Alcune delle associazioni che rientrano nel progetto Terzo Valore, sono:

  • Fondazione per il sud
  • Fondazione Dynamo
  • Opera Immacolata Concezione
  • Cesvi
  • Exodus
  • Pangea
  • Fondazione comunitaria di Bergamo
  • Fondazione aiutare dei bambini
  • Consorzio SIR

Da giugno, collegandosi al sito http://www.terzovalore.com sarà possibile vedere i progetti proposti dalle associazioni e scegliere il modo migliore per farsi coinvolgere, confrontandosi e discutendo all’interno della community. Il sito è già online, ma per ora è possibile registrarsi ed esprimere la propria opinione relativamente al progetto.

La ONP e i relativi progetti, saranno selezionati da Banca Prossima e Vita Consulting.

Banca Prossima è una banca del Gruppo Intesa Sanpaolo specializzata in un settore etico dell’economia, il no profit con clienti unicamente tra le organizzazioni laiche e religiose. http://www.bancaprossima.com/scriptWeb20/vetrina/bancaprossima/ita/home/ita_home.jsp

Vita Consulting è la società  di consulenza del Gruppo VITA no profit contents, da 10 anni il più grande patrimonio di conoscenze a il database più aggiornato sul no profit europeo.

http://www.vitaconsulting.it/

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